ditta
s. f. [variante di detta, part. pass. femm. di dire; propr. (nel sign. 1) «casa commerciale detta, chiamata ...»]. – 1. La denominazione di un’impresa commerciale o di un’azienda, che può essere formata dal solo nome dell’imprenditore (d. patronimica) o da un nome di fantasia, che contenga però almeno il cognome o la sigla dell’imprenditore. Per estens., e più comunem., l’impresa stessa: una d. di generi alimentari, di prodotti farmaceutici; una vecchia d., una d. che ispira fiducia; d. affidata, azienda il cui nome commerciale gode credito sul mercato in cui svolge la sua attività, o che abbia ottenuto un fido da una banca; anche la sede dell’impresa: andare in ditta; trascorrere la giornata in d. (o alla ditta). Modi fam.: entrare in ditta, entrare ufficialmente a far parte dell’amministrazione di un’impresa a conduzione familiare; offre la d., paga la d., frasi pronunciate in varie occasioni, spesso in tono fam. e scherz., per significare che un oggetto, una consumazione, un servizio vengono offerti gratuitamente e a titolo d’omaggio dall’esercente o titolare o gestore della ditta (negozio, pubblico esercizio, ecc.), o anche dalla persona stessa che le pronuncia, a spese proprie o per conto della ditta, dell’impresa, dell’ente che essa rappresenta o di cui fa parte. 2. Nel linguaggio di teatro, associazione di due o più attori ben noti che si riuniscono in società scritturando altri attori. Per estens., anche in compagnie riunite altrimenti, il gruppo di attori di maggior prestigio, capace di attrarre l’attenzione del pubblico. 3. Nel linguaggio tecnico fiscale, il soggetto di un’imposta; in partic., d. censuaria, v. censuario.