dito s. m. [lat. dĭgĭtus] (plur. le dita, pop. i diti). - 1. (anat.) [ciascuno dei segmenti terminali della mano e del piede] ● Espressioni (con uso fig.): mettere il dito sulla piaga [toccare il punto dolente] ≈ girare il coltello nella piaga; mordersi le dita → □; mostrare (o segnare) a dito → □; non muovere un dito [non dare il minimo aiuto o difesa, con la prep. per] ≈ disinteressarsi (di), fregarsene (di), infischiarsene (di). ↔ farsi in quattro, prodigarsi; puntare il dito → □; toccare il cielo con un dito ≈ essere al settimo cielo, esultare. ↔ disperarsi. ▲ Locuz. prep.: da leccarsi le dita [di cibo, particolarmente buono] ≈ da leccarsi i baffi, gustoso, prelibato, speciale, squisito. ↔ disgustoso, schifoso. 2. (fig.) [misura corrispondente all'incirca alla larghezza di un dito: bere un d. di vino] ≈ goccetto, goccia, goccio, gocciolo. □ mordersi le dita [mostrare rammarico, seguita da prop. oggettiva implicita introdotta da per o assol.: m. le dita per aver rifiutato] ≈ mordersi le mani, pentirsi (di), rammaricarsi (di), rimpiangere (di). ↔ compiacersi (di). □ mostrare (o segnare) a dito [indicare come esempio da vituperare] ≈ additare. □ puntare il dito [dare la colpa, con le prep. su, contro] ≈ accusare (ø), incolpare (ø). ↔ assolvere (ø), giustificare (ø), scusare (ø).