distributivo
agg. [dal lat. tardo distributivus]. – 1. Che concerne la distribuzione, la ripartizione: criterio d. delle imposte; caratteri d. degli edifici, relativi alla distribuzione dei singoli ambienti; sistema d., nel commercio, le modalità di distribuzione delle merci dall’ingrosso al minuto; rete d. (o rete di distribuzione), l’insieme dei punti e canali di distribuzione per lo smercio dei prodotti; giustizia d., quella di Dio che dà a ciascuno secondo i meriti, o anche quella degli uomini quando dia a ciascuno secondo il rendimento o secondo i reali bisogni. 2. In grammatica, aggettivi d. o numerali d., quelli indicanti che un numero deve considerarsi valevole per più serie e categorie; così il lat. bini, terni, quaterni, a cui corrispondono in ital. le locuz. a due a due, a tre a tre, a quattro a quattro, oppure due, tre, quattro per ciascuno, ecc. (dette appunto locuzioni distributive). Singolare d. (o adoperato con valore d.), il singolare di un sostantivo usato invece del plurale per indicare più oggetti uguali, appartenenti ciascuno singolarmente a una persona (per es.: rimasero tutti a bocca aperta, anziché con le bocche aperte). 3. In matematica, operazioni d., quelle che, applicate a una somma, danno per risultato la somma dei risultati relativi ai singoli addendi, come accade per la moltiplicazione nel campo elementare, per es., a (b + c) = ab + ac, e per la derivazione e l’integrazione nel campo infinitesimale, ciò che si chiama proprietà d. della moltiplicazione, derivazione e integrazione.