distrazione
distrazióne s. f. [dal lat. distractio -onis, der. di distrahĕre «separare», part. pass. distractus]. – 1. Il distrarre, nel sign. etimologico del verbo. In partic.: a. Separazione, solo nella locuz. d. omerica, con cui in linguistica si indica il fenomeno, variamente spiegato, per il quale nei poemi omerici, accanto alle forme non contratte più antiche (tipo ὁράω) e a quelle contratte più recenti (ὁρῶ), si hanno forme di struttura metricamente identica a quelle non contratte ma nelle quali il timbro delle due vocali è quello risultante dalla contrazione (ὁρόω). b. Nel linguaggio medico, distensione brusca di un tessuto muscolare o tendineo, accompagnata spesso da lacerazione di fibre o lacinie che lo costituiscono. c. Nel linguaggio amministr., trasferimento di una somma a usi diversi dal previsto: d. di fondi, d. di una parte del capitale per usi straordinarî; d. delle spese giudiziali, nel processo civile, attribuzione, disposta dal giudice, al difensore che ne abbia fatto richiesta, degli onorarî non riscossi e delle spese che dichiari di avere anticipato. In partic., nella bancarotta, destinazione dei beni di un’impresa, o del loro ricavato, a finalità a questa estranee. Anche, talora, detrazione di beni da una proprietà. 2. a. Stato del pensiero rivolto altrove, e perciò assente dalla realtà attuale e circostante: l’ho fatto per d.; è stata una semplice d.; anche come difetto o tendenza abituale: è di una d. incredibile; la d. degli scienziati è proverbiale. b. In psicologia, stato di dissipazione della mente, che subisce la successione spontanea delle immagini, determinata da stanchezza, da esaurimento, ecc. c. Quanto contribuisce a distrarre la mente impedendo di svolgere proficuamente la propria attività: ha troppe d. e non conclude nulla. Anche, svago, occupazione piacevole che dia riposo alla mente o rappresenti un diversivo dalle abitudini quotidiane: dopo tanto lavoro ho bisogno di un po’ di d.; concedersi qualche d.; e con allusione eufemistica a scappatelle extraconiugali: sosteneva che, quando la moglie è in vacanza, qualche d. il marito se la può concedere. La cosa stessa che serve a svagare: in città le d. non mancano. ◆ Dim. distrazioncèlla, nel sign. 2 c, in frasi come prendersi qualche distrazioncella, e sim.