dispensa1
dispènsa1 s. f. [der. di dispensare]. – 1. L’atto del dispensare ad altri, distribuzione: fare la d. del pane ai poveri; d. gratuita di medicinali ai più bisognosi. 2. a. Luogo nel quale si dispensano viveri; region., spaccio, bottega per la vendita di determinati generi alimentari: d. di vini. Nella marina militare, il locale in cui si fa la distribuzione giornaliera dei viveri all’equipaggio. b. Ambiente usato come deposito di provviste alimentari, che, nelle moderne costruzioni per abitazioni collettive, è spesso dotato di impianti per la refrigerazione dei generi più deteriorabili. c. Mobile della cucina, o d’un piccolo locale attiguo alla cucina (ma anche, spesso, il locale stesso), dove si tengono le provviste alimentari. 3. Ciascun fascicolo di un’opera che si pubblica a riprese periodiche: la Storia d’Italia sarà pubblicata a dispense; è uscita la prima d. del libro di cucina; d. universitarie, fascicoli dattiloscritti, litografati o stampati, che sono pubblicati via via che il docente tiene il suo corso di lezioni, o alla fine del corso prima degli esami, e contengono il testo o un ampio riassunto delle lezioni stesse. 4. a. Atto amministrativo permissivo, con il quale la pubblica amministrazione fa venir meno una propria pretesa, che potrebbe sorgere in base a norme generali di legge: d. dalla presentazione di alcuni documenti, d. dagli esami, dalle tasse scolastiche. D. matrimoniale, atto con cui il capo dello stato o, per sua delega, il procuratore generale presso la Corte d’appello, autorizza la celebrazione del matrimonio civile nonostante la presenza di qualche impedimento. Nel diritto canonico, atto con cui l’autorità ecclesiastica accorda la facoltà di matrimonio in deroga agli impedimenti (d. matrimoniale), o esonera dall’osservanza di un obbligo o di un precetto canonico (d. dai voti, d. dalle pene ecclesiastiche, ecc.). b. Con senso concr., il documento che comprova la concessione della dispensa: presentare la dispensa. 5. a. Provvedimento di esonero da un ufficio, da un servizio, da un incarico: d. dall’ufficio di tutore. In partic.: d. dalla chiamata alle armi, esenzione concessa in sede di leva ai cittadini che si trovano in particolari situazioni; d. dalla ferma, esenzione del cittadino dagli obblighi di servizio militare, disposta dal ministero della Difesa mediante il collocamento in congedo illimitato. b. Nel rapporto di pubblico impiego, risoluzione del rapporto nei confronti dell’impiegato divenuto inabile per motivi di salute o che abbia dato prova di incapacità o di persistente scarso rendimento.