disimpegno
diṡimpégno s. m. [der. di disimpegnare]. – 1. a. Il disimpegnare, il disimpegnarsi, in locuz. e frasi particolari: cercavo un pretesto che mi fosse di d., che potesse liberarmi dall’impegno; fare qualcosa per d., solo per assolvere l’obbligo, non per amore, per amicizia, per spontaneo interessamento; corridoio, stanza di d., o anche assol. un d., locale che dà libertà di passaggio ad altri locali. b. Nel linguaggio polit., sganciamento totale o parziale da un impegno militare, da un’alleanza, o, in politica interna, dagli indirizzi e dagli orientamenti di un partito, di un fronte politico, di un’ideologia, e sim.: fare, seguire, adottare una politica di disimpegno. c. Atteggiamento di distacco e di indipendenza, nella propria attività culturale, dagli indirizzi di una qualsiasi ideologia: letteratura, arte del d., quella di chi concepisce l’attività culturale e artistica come fine a sé stessa e non come strumento per conseguire determinati obiettivi politici. d. Nel gioco del calcio, e sim., l’azione di un difensore che, pressato da uno o più avversarî, riesce a rinviare la palla. 2. Adempimento, espletamento: d. di un incarico, di una funzione, delle proprie mansioni. 3. In ostetricia, il superamento del canale del parto compiuto dalla parte presentata dal feto.