disfiorare
v. tr. [der. di fiore, col pref. dis-1] (io disfióro, ecc.), letter. – 1. a. Togliere il fiore o i fiori; per lo più in senso fig., privare degli ornamenti, della bellezza, guastare, sciupare; poet., disonorare: Morì fuggendo e disfiorando il giglio (Dante). b. ant. Deflorare: colui che disfiora la vergine, le toglie quel bene che mai non può racquistare (Ottimo). c. Nell’intr. pron., disfiorarsi, sfiorire, appassire; perdere grazia, bellezza, freschezza. 2. raro. Sfiorare, nel sign. di toccare appena, rasentare: Una carezza disfiora La linea del mare e la scompiglia Un attimo (Montale). ◆ Part. pass. disfiorato, anche come agg., privato del fiore, e fig. spogliato del fiore della bellezza, della giovinezza: In che peccai bambina, ... onde poi scemo Di giovanezza, e disfiorato, al fuso Dell’indomita Parca si volvesse Il ferrigno mio stame? (Leopardi).