diserzione
diṡerzióne s. f. [dal lat. tardo desertio -onis, der. di deserĕre «abbandonare»]. – 1. Abbandono ingiustificato del corpo in cui si presta servizio militare, come figura di reato prevista dal codice penale militare di pace e di guerra, che si può realizzare sia abbandonando senza autorizzazione il reparto di appartenenza sia non facendovi rientro al termine di una regolare assenza per licenza, congedo provvisorio, ecc. Analogam., nella marina militare, e anche mercantile, l’abbandono della nave, o l’assenza senza autorizzazione da essa, prolungata oltre un determinato periodo di tempo. Come reati di particolare gravità: d. al nemico, abbandono del reparto, nave o aeromobile al fine di passare al nemico; d. in presenza del nemico, quando il fine sia diverso da quello di passare al nemico. 2. fig. Defezione, abbandono del campo ideologico in cui si milita, di un posto o di un cómpito di responsabilità, e sim.: nel partito ci sono state negli ultimi mesi numerose d.; una città non perdona il distacco, che è sempre una d. (Erri De Luca).