disdetta
disdétta s. f. [der. di disdire1]. – 1. a. Anticam., con senso generico, il dir di no, rifiuto, ricusa: ubbidendo senza alcuna d. (Boccaccio). Oggi, dichiarazione di risoluzione di un contratto o sim., soprattutto di contratti assicurativi, agrarî o di affitto di locali o terreni, e la relativa comunicazione scritta: dare la d. a un contadino, all’inquilino; mandare, intimare, ricevere la disdetta. b. ant. Termine, tempo utile per disdire: fu conchiusa la concordia tra il Pontefice e tra Cesare per quattro mesi, con d. di due altri mesi (Guicciardini). 2. Sfortuna (per questo sign., cfr. l’ant. détta nel senso di fortuna, sorte favorevole): avere d. al gioco; essere perseguitati dalla d.; portare d.; è stata una d., una vera d.; per mia, per sua, per tua d., ecc.