disdegno
disdégno s. m. [der. di disdegnare]. – Sdegno misto a disprezzo: dagli occhi ridenti Traluceano di Venere I d. e le paci (Foscolo); chiusa nel suo tedio e nel suo d., Violante m’appariva in un’attitudine enigmatica (D’Annunzio); anche determinato da complemento: il d. delle ricchezze, delle cose del mondo; avere a (o in) d., non curare, spregiare: ed ebbe e par ch’elli abbia Dio in d. (Dante, di Capaneo).