discepolo
discépolo s. m. (f. -a) [dal lat. discipŭlus, voce di formazione non chiara, der. di discĕre «imparare»]. – 1. a. Chi riceve l’insegnamento di un maestro, soprattutto in quanto sia o si senta a lui legato da stretti legami spirituali e intellettuali (è quindi sinon. più elevato, ed esprime un rapporto più intimo, che scolaro). b. Chi segue le dottrine o le opinioni di una persona (apprese anche attraverso i suoi scritti e dopo la sua morte) che egli considera e venera come maestro, e per estens. chi conforma la propria vita, i proprî principî e giudizî sull’esempio di un maestro: i d. di Socrate, di Galileo, di Raffaello; dichiararsi, considerarsi d., farsi d. di qualcuno; formare dei d.; con affetto, con riconoscenza di discepolo. 2. a. Discepoli del Signore, o di Cristo, i dodici apostoli, e in senso più ampio tutti coloro che lo seguivano nella sua predicazione e furono eletti, insieme con gli apostoli, perché predicassero la sua dottrina. b. Discepoli di Cristo, nome dei membri di una setta riformata derivata (1810) dai battisti, caratterizzata dalla pratica del battesimo per immersione.