diritto di emissione
loc. s.le m. Meccanismo di compensazione previsto nel trattato di Kyoto per la salvaguardia dell’ambiente, che permette ai Paesi che producono una quantità di gas inquinanti superiore al livello consentito di sovvenzionare la realizzazione di progetti destinati a ridurre l’inquinamento nei Paesi in via di sviluppo. ◆ Kyoto come ho detto, non basterà: anche se Cina e Usa ratificassero l’accordo le emissioni di gas inquinanti diminuirebbero solo di pochi punti in percentuale. [...] Ma è un inizio importante perché mette in moto dei meccanismi potenti anche se complessi. Cioè la possibilità per Paesi e altri soggetti di comprare «diritti di emissione» (cioè, se inquino pago a qualcuno che userà i soldi per diminuire l’inquinamento). (Antonio Navarra, Messaggero, 1° ottobre 2004, p. 1, Prima pagina) • Si rischia di allentare i vincoli sulle emissioni? «No, dobbiamo solo riformularli inserendo migliori meccanismi di reciprocità. Poi le tecniche possono essere quelle di Kyoto, legate cioè ai diritti di emissione, oppure si possono introdurre meccanismi di tassazione e perfino dazi da applicare a chi produce senza rispettare norme adeguate» [Pier Luigi Bersani intervistato da Paolo Baroni]. (Stampa, 2 novembre 2006, p. 5, Interno) • Unicredit Banca d’Impresa propone sia finanziamenti per investimenti in energie rinnovabili, sia per la riduzione delle emissioni di CO2. […] Nel secondo caso, la Banca ha previsto un plafond di complessivi 500 milioni di euro per l’erogazione di finanziamenti destinati alle imprese per la riduzione dei «gas serra» e per l’acquisto di diritti di emissione. (Luca Pagni, Repubblica, 7 aprile 2008, Affari & Finanza, p. 43).
Composto dal s. m. diritto, dalla prep. di e dal s. f. emissione, ricalcando l’espressione ingl. emission right.
Già attestato nel Corriere della sera del 22 giugno 1998, Corriere Economia, p. 8 (Andrea Bonanni).
V. anche credito di emissione.