diradare
v. tr. [der. di rado, con il pref. di-1]. – 1. Rendere più rado: d. gli alberi, il grano, le piantine, ecc., o d. un bosco, un campo, ecc.; il sole dirada la nebbia; E ’l folto de le schiere apre e dirada (T. Tasso); scherz.: soldati spagnoli, che ..., sul finir dell’estate, non mancavan mai di spandersi nelle vigne, per diradar l’uve, e alleggerire a’ contadini le fatiche della vendemmia (Manzoni). Anche, fare una cosa con minore frequenza: d. le visite. 2. intr. pron. Farsi rado: la folla si diradò a poco a poco; le nuvole si sono diradate; raro senza la particella pron.: i suoi capelli cominciano a diradare. ◆ Part. pass. diradato, anche come agg.: alberi con la chioma diradata; rimanevano in piedi poche case, diradate e vuote d’abitanti.