dimenare
v. tr. [comp. del pref. di-1 e menare] (io diméno, ecc.). – Agitare, scuotere, muovere in qua e in là; si dice soprattutto di parti del corpo: d. le braccia, le gambe; camminare dimenando le anche, i fianchi; il cane dimenava la coda; nel rifl., agitarsi, muovere in qua e in là le membra per irrequietezza o per altro: dimenarsi come un pazzo, come un ossesso; prov., chi va a letto senza cena, tutta notte si dimena; anche fig., affaccendarsi, darsi un gran da fare per riuscire in qualche scopo: che hai da dimenarti tanto?; si dimena a più non posso per far carriera. Meno com. d’altre cose, scuotere, sbattere, rimestare: essendo già nel fondo del pozzo Andreuccio lavato, dimenò la fune (Boccaccio); d. le uova; d. la pasta, la polenta, la calcina, ecc.