difficile
diffìcile agg. [dal lat. difficĭlis, comp. di dis-1 e facĭlis «facile»]. – 1. a. Non facile, che richiede quindi sforzo, fatica, attenzione, abilità: d. a fare, a dire, a ottenere; impresa d.; lavoro d. a eseguire o di d. esecuzione; un’operazione (chirurgica) d.; lingua d. da imparare; argomento d. a trattarsi; pieno di difficoltà, di disagi: la vita diventa sempre più d.; rendere la vita d. a qualcuno; avere il respiro d., faticoso. Nell’alpinismo, scalata d., molto d., straordinariamente d., estremamente d., rispettivamente di 3°, 4°, 5° e 6° grado. In contrapp. a facile, in alcuni suoi usi recenti, per indicare inettitudine, scarsa disposizione: avere il sorriso d., essere restìo a sorridere. Come predicato, con valore neutro: è d. avere tutto ciò che si vuole; è assai d. convincerlo; con la negazione, non è d., è probabile, può darsi: non è d. che ritorni domani stesso. b. Di scritto o sim., il cui senso riesce oscuro, o che comunque richiede uno sforzo dell’intelletto per essere inteso: testo, passo d.; versi piuttosto d.; è un autore d.; musica d., a intendersi o a eseguirsi; non mi fare discorsi difficili. Di problema, questione e sim., che richiede studio e applicazione, imbrogliato, complicato: è una domanda d.; tema d.; equazione d. a risolversi, o di d. soluzione; per estens., d’altre cose, laborioso, che oppone difficoltà e ostacoli di varia natura: le trattative si presentano lunghe e d.; nel linguaggio polit. e giornalistico, giunte d., giunte locali non facili a formarsi, per mancanza di sufficienti maggioranze omogenee o per altri motivi. 2. Con accezioni più determinate: a. Critico, penoso, detto di condizioni o circostanze: viviamo in tempi d.; ho attraversato momenti d.; essere in una situazione d., imbarazzante, delicata. b. Di persona, intrattabile, scontroso: uomo, donna d.; ha un caratterino veramente d.; o esigente, incontentabile: pubblico d., di gusti difficili; ragazzo d., espressione generica con cui si indica un soggetto con tratti caratteriali più o meno gravemente anomali, con disposizioni fisiche, psichiche e morali abbastanza lontane dalla norma (cioè al di sotto o al di sopra della norma). Con altro sign., fare il o la d., di uomo o donna che si dà importanza o fa sospirare i proprî favori e sim.; non fare il d.!, esortazione scherzosa o affettuosa alla semplicità. 3. Sostantivato, punto difficile, difficoltà: cercare, amare il d.; il d. sta nel riuscire. ◆ Dim. difficilétto, difficilino, difficilòtto, difficilùccio. ◆ Avv. difficilménte, in modo difficile: parlare, scrivere, esprimersi troppo difficilmente; con difficoltà: la sua assenza è difficilmente giustificabile; con scarsa probabilità: supererà difficilmente la prova.