diedro
dïèdro agg. e s. m. [comp. di di-2 e -edro]. – 1. In geometria, d. (o angolo d.), ciascuna delle due parti in cui lo spazio è diviso da due semipiani uscenti da una stessa retta (v. angolo). 2. s. m. Nelle costruzioni aeronautiche, l’angolo acuto fra i piani di superfici portanti di un aeromobile; può essere formato dai piani delle due semiali (d. alare o trasversale), dal piano alare o dal piano fisso di coda (d. longitudinale) e, inoltre, può rivolgere la concavità verso l’alto (d. positivo) o verso il basso (d. negativo). 3. s. m. Nella terminologia alpinistica, l’angolo formato da due pareti verticali o più o meno inclinate: la tecnica più frequentemente adottata per la cosiddetta arrampicata in diedro è quella di opposizione (v. opposizione, n. 8); d. aperto, quando l’angolo è superiore a 90°; d. chiuso, nel caso contrario.