s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die /pro'die/ locuz. lat. (propr. "al giorno"), usata in ital. come avv. - (med., farm.) [nelle prescrizioni mediche, ogni giorno: 20 milligrammi pro die] ≈ al dì, al giorno.