dicotomizzatore
agg. Che tende a separare in modo netto, in due parti contrapposte. ◆ La grecità, sostiene la [grecista Jaqueline de] Romilly […] non è una caratteristica razziale, ma una dimensione spirituale, culturale, fatta di dolcezza e di giustizia, proprio allorquando siano valori scaturiti da una visione realistica della incombente violenza interpersonale. Tale realismo greco impedisce dunque facili manicheismi dicotomizzatori, identificanti una volta per tutte il bene e il male, la vittima e il carnefice, il colpevole e l’innocente. (Francesco Tomatis, Avvenire, 19 gennaio 2008, p. 25, Agorà).
Derivato da un non attestato v. tr. dicotomizzare (dal s. f. dicotomia) con l’aggiunta del suffisso -(t)ore.