diasporato
agg. Che ha vissuto la diaspora ebraica. ◆ Io per esempio, quando capito in una città sconosciuta, consulto le pagine gialle alla voce «antiquari» e cerco subito librerie che abbiano un nome semita. Tanto per dire, se sono in America, trascuro gli Smith e mi butto sugli Spielberg o sui Kaufmann, sicuro di trovare o un vecchio diasporato o un suo discendente che, fuggendo dalla Germania, hanno portato con loro o ricostruito il loro antico catalogo, (Umberto Eco, Repubblica, 22 gennaio 2007, p. 33, Cultura).
Derivato dal s. f. diaspora con l’aggiunta del suffisso -ato.