diafano /'djafano/ agg. [dal gr. diaphanḗs, der. di diapháinō "lasciar trasparire", comp. di diá "attraverso" e pháinō "mostrare"]. - 1. [di corpo che lascia passare la luce] ≈ (lett.) ialino, (non com.) pellucido, (lett.) translucido, traslucido, trasparente. ↔ opaco. ‖ oscuro, torbido. 2. a. (lett.) [riferito soprattutto alla purezza dell'aria e del cielo: Giù pei cieli d. e tranquilli (G. Pascoli)] ≈ chiaro, limpido, nitido, terso, trasparente. b. [di luce o colore poco intensi: la luce d. dell'alba] ≈ pallido, tenue. c. (estens.) [che oltrepassa i limiti della materia, che appare quasi inconsistente o spiritualizzato: bellezza d.] ≈ etereo, immateriale. 3. (fig.) [di persona dalla carnagione chiara e corporatura sottile: un volto d.; una figura d.] ≈ delicato, pallido. ↑ emaciato, esile, smunto. ↔ colorito. ↑ rubicondo, rubizzo.