determinante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di determinare]. – 1. agg. Che determina, cioè provoca direttamente l’avverarsi di un fatto: causa d. (anche s. f.: la d. di un delitto); azione, potere, valore determinante. Per estens., decisivo, risolutivo: il suo intervento è stato d. per la soluzione della vertenza; il voto del presidente è stato d. per l’approvazione del bilancio; nel linguaggio polit. sono detti, con accezione specifica, voti d. i voti portati a un partito o a una coalizione di partiti da gruppi estranei a questa per consentire la formazione di una maggioranza. 2. s. m. a. In matematica, valore numerico che si attribuisce, secondo una determinata regola, a una matrice quadrata; anche, impropriamente, la matrice quadrata stessa. b. In linguistica, genericamente, ogni elemento che, in un sintagma nominale, determina e caratterizza il sostantivo (così l’articolo, l’aggettivo indicativo o possessivo o numerale, e anche, sotto alcuni aspetti, l’attributo o altro complemento del sostantivo); per es., nella sequenza la fermata dell’autobus, l’elemento dell’autobus è il determinante rispetto al sost. la fermata, che è il determinato. c. In biologia, d. antigenico, sito della superficie dell’antigene che induce la risposta immunitaria (cioè la produzione di anticorpi specifici) da parte dell’organismo che non riconosce come «suo» quell’antigene.