desto
désto agg. [part. pass. di destare, senza suffisso]. – Che non dorme, sveglio: sono stato d. tutta la notte; alle sei, ero già d.; sogno o son d.?, modo di esprimere stupore per cosa che pare quasi incredibile. Anche come vero e proprio participio, destato, svegliato: Come persona ch’è per forza d. (Dante); Fratelli d’Italia, L’Italia s’è d. (Mameli). In senso fig. (pronto d’ingegno, svelto nel capire e nell’operare, smaliziato e sim.) è assai meno com. di sveglio. Con altro uso fig., poco com., pronto, teso: in mezzo allo stordimento generale, all’indifferenza per gli altri, nata dal continuo temer per sé, ci furono degli animi sempre desti alla carità (Manzoni).