destare
v. tr. [lat. *deexcitare, comp. di de- e excitare «svegliare»] (io désto, ecc.). – 1. Svegliare, scuotere dal sonno: destatemi domani all’alba; quel rumore mi destò; non lo desterebbero le cannonate, di chi ha il sonno pesante; prov., non destare il can che dorme (v. cane1, n. 2 c). 2. fig. a. Scuotere dal torpore, dall’inerzia: d. gli animi, gli ingegni, le coscienze. b. Eccitare, suscitare, far nascere: d. ammirazione, invidia, entusiasmo; d. l’attenzione, la curiosità; d. una passione; d. tumulti. 3. intr. pron. Svegliarsi: mi destai di soprassalto. Anche con i sign. fig. di svegliarsi, cioè nascere, aprirsi, scuotersi, sollevarsi e sim.: destarsi alla vita; destarsi dall’ignoranza; la natura si desta dal letargo invernale; si destarono in lui istinti malvagi; nell’uso tecn. e scient., insorgere, prodursi, manifestarsi (di forze o azioni in genere): l’attrito che si desta quando un corpo striscia su un altro. ◆ Part. pass. destato, anche come agg., e désto, anche come agg. (v. la voce).