deprivazione
deprivazióne s. f. [dall’ingl. deprivation «privazione, l’essere privato di qualche cosa»]. – 1. Il fatto di privare o più propriam. d’essere privato di qualche cosa, e spec. di cosa necessaria o a cui si avrebbe diritto: la d. della soddisfazione dei bisogni essenziali. In partic., in psicologia, la carenza di condizioni oggettive e soggettive favorevoli allo sviluppo psichico del bambino, e il complesso degli effetti che ne derivano. Il termine è usato con sign. più specifici in alcune discipline; per es., in pedagogia, per indicare la repressione in una persona o in una collettività dell’uso del proprio dialetto (o in genere dell’idioma ereditato dall’ambiente originario), con l’effetto di privarla del suo patrimonio linguistico e culturale. 2. Nel linguaggio medico, d. sensoriale, la privazione, in un individuo, dei normali stimoli che pervengono agli organi di senso, ciò che avviene normalmente durante il sonno ma può essere indotto anche artificialmente, con conseguenti disturbi psichici di una certa gravità.