deprimere
deprìmere v. tr. [dal lat. deprimĕre, comp. di de- e premĕre «premere»] (pass. rem. deprèssi, deprimésti, ecc.; part. pass. deprèsso). – 1. non com. Abbassare, portare stabilmente (soprattutto un terreno) a un livello più basso; in questo sign. sono più usati l’intr. pron. deprimersi e il part. pass. depresso. 2. fig. Abbassare, diminuire: d. le forze, la capacità di resistenza; provocare uno stato d’inerzia, di scoraggiamento, abbassare le energie nervose e psichiche: quest’afa mi deprime; la delusione patita lo ha molto depresso; con quest’ultima accezione, anche intr. pron.: è un ragazzo che si deprime facilmente. Meno com., umiliare, avvilire: d. un avversario, un concorrente (anche dicendone male, mostrando di averne poca stima); d. la superbia, l’orgoglio di qualcuno, rintuzzarli. ◆ Part. pres. deprimènte, anche come agg. (v. la voce). ◆ Part. pass. deprèsso, anche come agg. e sost. (v. la voce).