dente /'dɛnte/ s. m. [lat. dens dentis]. - 1. (anat.) [ciascuna delle strutture anatomiche presenti sulle mascelle superiore e inferiore della cavità boccale dei vertebrati, destinate nel loro insieme alla prensione e, nei soli mammiferi, alla masticazione degli alimenti] ≈ ⇓ zanna. ● Espressioni (con uso fig.): battere i denti → □; dente di leone → □; fam., mettere sotto i denti → □; mostrare (o digrignare) i denti → □; parlare fra i denti → □; parlare fuori dai (o dei) denti → □. ▲ Locuz. prep.: non com., a denti asciutti [senza mangiare] ≈ a bocca asciutta, a digiuno; a denti stretti ≈ controvoglia, (lett.) di contraggenio, di malavoglia, malvolentieri. ↔ (ben) volentieri, di buona voglia, di buon grado; al dente [di pasta o riso non molto cotti] ≈ a punto ↔ scotto. 2. (estens.) [nome di elementi di vari oggetti che ricordano la forma dei denti] ≈ punta, [di una forchetta e sim.] rebbio. 3. (alp.) [punta rocciosa dai fianchi dirupati] ≈ guglia, picco, rupe. □ battere i denti [per freddo o paura] ≈ rabbrividire, tremare. □ dente di leone (bot.) [pianta erbacea delle composite] ≈ soffione, tarassaco. □ mettere sotto i denti [con uso assol., masticare del cibo per nutrirsi] ≈ mangiare. ↓ piluccare, spilluzzicare, spizzicare. ↔ restare (o rimanere) a denti asciutti (o a bocca asciutta), [con uso assol.] digiunare. □ mostrare (o digrignare) i denti [fare versacci per dare spavento] ≈ impaurire, intimorire, minacciare, spaventare. □ parlare fra i denti ≈ bofonchiare, borbottare, farfugliare, mormorare. □ parlare fuori dai (o dei) denti [esprimere francamente il proprio pensiero] ≈ dirla tutta, parlare chiaro.