degenerare
v. intr. [dal lat. degenerare, der. di genus -nĕris «stirpe»] (io degènero, ecc.; aus. avere). – 1. Allontanarsi dalle qualità, soprattutto morali, della propria stirpe, perdere i caratteri originarî mutandosi in peggio; tralignare, corrompersi: d. dagli avi, dalle virtù dei padri. Non com., in questo e nei seguenti sign., l’uso trans. con valore causativo: sono state le cattive compagnie che lo hanno degenerato. 2. Di cose, in genere, cambiare in peggio: bronchite degenerata in broncopolmonite; consuetudine che degenera in abuso; bisogna impedire che la libertà degeneri in sfrenata licenza; l’arte degenera talora in artificio. 3. Con accezioni specifiche: a. In biologia animale e vegetale, decadere, trasformarsi, alterarsi per effetto di varî fattori, detto di cellule, tessuti, organi, ecc. b. In fisica, alterarsi, modificarsi, con riferimento alla materia, a strutture e sistemi. c. In matematica, divenire degenere, nella partic. accezione che ha l’agg. degenere in questa scienza. ◆ Part. pass. degenerato, anche come agg. (v. la voce).