defilare
v. tr. e intr. [dal fr. défiler, der. di file «fila»]. – 1. tr. Sottrarre un reparto, una batteria e sim. all’osservazione del nemico: d. alla vista; d. alla vampa, collocare le artiglierie in modo che il nemico non possa scorgerne la vampa quando sparano. Nel rifl.: defilarsi all’osservazione nemica, defilarsi al tiro; per estens., iron. o scherz., cercare di passare inosservato per scansare abilmente incarichi rischiosi, lavori noiosi o pesanti, e sim.: si è defilato dal lavoro. 2. intr. (aus. avere) a. In marina, eseguire manovre di defilamento (nel sign. 2): ha defilato la squadriglia delle fregate. b. Sfilare, riferito alle truppe nelle parate militari. ◆ Part. pass. defilato, anche come agg., sia nel linguaggio milit. (tenersi defilato alla vista del nemico, e sim.), sia, per estens., con riferimento a vie o zone, soprattutto urbane, dove il transito veicolare è meno intenso: una zona centrale, e tuttavia defilata al traffico; si scarica tutto sulle parallele il traffico, dopo una cert’ora, qui si resta defilati (Pratolini).