damatiano
(d’amatiano), s. m. e agg. Chi o che sostiene le posizioni di Antonio D’Amato, presidente della Confindustria dal 2000 al 2004. ◆ Che la Confindustria damatiana non operi nessuna particolare apertura è testimoniato dalle richieste degli imprenditori al nuovo premier che iniziano con la domanda di una riforma elettorale. Una scelta che il governo Amato non potrà mai compiere: infatti il premier parla di assecondare referendum e Parlamento. I damatiani doc con questa richiesta (sempre evocata retoricamente dai tempi di Luigi Abete) incastrano i settori amatiani che non possono sottrarsi dal sottoscriverla. (Foglio, 27 aprile 2000, p. 1, Prima pagina) • volano i coltelli fra imprenditori nordisti e sudisti, diessini e berlusconiani, «d’amatiani» e «anti-d’amatiani», per accaparrarsi la poltrona di presidente [dei Giovani industriali di Confindustria] (Libero, 31 gennaio 2002, p. 9, Italia) • Di certo la sua [di Emma Marcegaglia] elezione rappresenterebbe una grossa novità per Confindustria: sarebbe infatti la prima donna a guidare l’associazione, ma soprattutto la battagliera vicepresidente potrebbe realizzare un’alchimia importante: mettere d’accordo maggioranza «montezemoliana» e opposizione «damatiana». (Paolo Baroni, Stampa, 14 dicembre 2007, p. 35, Economia).
Composto dal nome proprio (Antonio) D’Amato con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
V. anche antidamatiano.