dada
〈dadà〉 s. m., fr. [voce del linguaggio infantile, adottata, nel sign. 2, dal poeta Tristan Tzara per designare il movimento da lui fondato nel 1916], usato in ital. anche come agg. – 1. non com. a. Cavallo; cavalluccio di legno. b. fig. Argomento prediletto, su cui uno torna ad ogni proposito. 2. Una delle prime parole che vengono articolate dal bambino, assunta quale denominazione del movimento artistico e letterario noto come dadaismo, per indicare, come agg. e sost., sia il movimento stesso e le sue manifestazioni, sia i suoi seguaci: il d., il movimento d., l’arte, la pittura d., un pittore d. (o un dada).