cucitrice
s. f. [der. di cucire]. – 1. Macchina, generalm. per uso industriale, che serve a unire in maniera stabile due o più lembi di tessuti, pellami, materiali plastici, ecc., i quali vengono fatti avanzare da un apposito congegno dopo ogni punto, e trapassati con un filo di spessore e materiale vario, passante per la cruna di un ago e da questo portato a formare cappî con l’ausilio di un gancio (detto crochet) sottostante al piano di lavoro; i punti possono anche essere formati da due fili, uno superiore portato dall’ago in moto alterno verticale e uno inferiore, avvolto su un piccolo rocchetto alloggiato in una navetta o spoletta, in moto alterno orizzontale. In legatoria, c. (per fogli), macchina per la cucitura, a filo di refe o a punti metallici, dei quaderni che compongono un libro. È chiamata cucitrice anche una piccola macchinetta, detta anche spillatrice, usata per analoghi fini, spec. negli uffici, a funzionamento manuale e a punto metallico. 2. Donna che esegue lavori di cucito: c. in (o di) bianco, donna che cuce biancheria.