cucito
agg. e s. m. [part. pass. di cucire]. – 1. agg. Confezionato: un abito bell’e c.; e in locuzioni fig.: avere le labbra c., stare sempre zitto, saper tenere un segreto; avere gli occhi c., non voler vedere o capire qualcosa; non com., stare cucito con qualcuno, stargli sempre accanto: sempre dietro, c. alle loro calcagna, taciturno (Verga); essere c. a filo doppio con qualcuno, essergli molto amico. In araldica, attributo delle pezze (capo, banda, fascia, palo, ecc.) di metallo su campo di metallo, o di colore su campo di colore, le quali si considerano aggiunte al campo e quasi cucite su di esso. 2. s. m. a. L’operazione o l’arte del cucire: lavori di c.; corso di taglio e c.; maestra di c.; essere brava in cucito. b. La roba che si deve cucire o che si è già cucita: debbo terminare il c. prima di sera; riconsegnare il cucito.