cucire v. tr. [lat. ✻cosire, da ✻cosĕre, per il class. consuĕre, der. di suĕre "cucire", col pref. con] (io cùcio, tu cuci, egli cuce, noi cuciamo, voi cucite, essi cùciono). - 1. a. [congiungere insieme pezzi di panno, di cuoio, di carta, ecc., con filo, spago o sim., per mezzo di punti fatti con l'ago: c. il collo d'una camicia] ≈ ⇓ imbastire, impunturare, rammendare, rappezzare, rattoppare. ↔ scucire, [strappando] sdrucire. b. (estens.) [lavorare un capo d'abbigliamento unendo tra loro le parti che lo compongono: c. una giacca, un paio di pantaloni] ≈ confezionare. ‖ fare. ↔ scucire, [strappando] sdrucire. ● Espressioni (con uso fig.): cucire la bocca (a qualcuno) [obbligare qualcuno a tacere: c. la bocca a un chiacchierone] ≈ azzittare (ø), azzittire (ø), mettere a tacere (ø), zittire (ø); cucirsi la bocca (o le labbra) ≈ non aprire bocca, (fam.) non dire né a né ba, stare zitto, tacere. ↔ (lett.) favellare, parlare. c. [assol., lavorare di cucito: imparare a c.] ● Espressioni: macchina da (o per) cucire ≈ cucitrice. 2. [mettere punti di sutura a una ferita] ≈ Ⓣ (chir.) suturare. 3. (fig.) [mettere insieme alla bell'e meglio pensieri, parole e sim.: c. quattro idee] ≈ imbastire. ⇑ collegare, congiungere, connettere, unire. [⍈ FARE]