crudelta
crudeltà s. f. [dal lat. crudelĭtas -atis]. – 1. L’essere crudele, spietata durezza di cuore: uomo d’inaudita c.; agire con c.; tormenti inflitti con raffinata c.; la c. della donna amata; in c. son pari I suoi ministri a te (Alfieri); alta, inumana C. spiran tuoi tiranni detti! (Foscolo). Anche di cosa, in quanto procuri sofferenze: la c. del destino; c. di un castigo, di una condanna. Con accezione partic., c. mentale, forma di crudeltà che si esplica non mediante atti di violenza fisica ma con atti e comportamenti che deprimono, mortificano, esasperano psichicamente chi ne è l’oggetto; l’espressione è specificamente usata con riferimento ai rapporti fra coniugi e all’ordinamento giuridico della maggior parte degli Stati Uniti d’America, dove la crudeltà mentale è una delle cause per cui può essere chiesto e ottenuto il divorzio. 2. Atto crudele: è una vera c. trattarlo così; commettere delle crudeltà.