cronometro
cronòmetro s. m. [dal fr. chronomètre, comp. di chrono- «crono-» e -mètre «-metro», propr. «misuratore del tempo»]. – 1. Apparecchio per la misurazione del tempo. In partic.: a. Orologio di grande precisione (ma nell’uso com. e pubblicitario, è spesso usato come sinon. generico di orologio); c. da marina, regolato sul tempo di Greenwich e usato dai naviganti per determinare la longitudine. b. Apparecchio, funzionante o no anche da orologio, atto alla misurazione di intervalli di tempo, per lo più molto brevi: c. meccanico, orologio a bilanciere che, oltre alle normali lancette, è fornito di altre, le quali, premendo su appositi pulsanti, si avviano o si arrestano indicando la misura dell’intervallo di tempo fra l’avvio e l’arresto fino alle frazioni di secondo; c. contasecondi, con una sola lancetta centrale e un quadrante suddiviso in modo che si possano apprezzare frazioni fino al centesimo di secondo, usato per es. nelle competizioni sportive. Il c. elettronico, molto più esatto dei precedenti, sfrutta le oscillazioni di un cristallo piezoelettrico il cui periodo è noto con grande precisione: la tensione elettrica alternata fornita dalle oscillazioni del cristallo viene applicata a un contatore elettronico che conta i cicli della tensione (opportunamente ridotti da un divisore di frequenza) e li indica su un visualizzatore che, nei tipi più recenti, è in genere digitale. 2. Nel linguaggio sport., corsa a c. (anche contro il c.), tappa a c., spec. nel ciclismo, corsa o tappa nella quale l’ordine d’arrivo è determinato dal tempo effettivamente impiegato nel percorso da ognuno dei concorrenti, la partenza dei quali non avviene simultaneamente ma ad intervalli di tempo uguali e prefissati.