crocidare
(ant. o poet. crocitare) v. intr. [lat. crōcĭtare, der. di crocire (con lo stesso sign.), voce onomatopeica] (io cròcido, ecc.; aus. avere). – Del corvo e della cornacchia, mandar fuori la voce, gracchiare: Nelle bassure crocitano branchi Neri di corvi (Pascoli); stormi di cornacchie, che di tratto in tratto s’alzano con un crocidar sommesso (D’Annunzio). Meno com. d’altri animali, cioè gracidare delle rane, chiocciare delle galline, ecc.: Sull’aia crocita La gallinella (Zanella).