cristallizzare
cristalliżżare v. tr. e intr. [der. di cristallo]. – 1. tr. a. Determinare la formazione di cristalli, ridurre in aspetto di cristallo. b. fig. Fissare definitivamente un pensiero, un concetto, ecc., in una forma statica, rigida, astratta: [la Chiesa] pervenne a c. il sistema aristotelico nella scolastica (Carducci). 2. intr. (aus. avere o essere) e intr. pron. a. Diventare solido assumendo struttura cristallina attraverso i diversi processi di cristallizzazione: il sale cristallizza (o si cristallizza) con l’evaporazione. b. fig. Di persona, società, partito, concezione, ecc., chiudersi in schemi fissi, perdere la capacità di evolversi o cambiare; fossilizzarsi: nei suoi ultimi film si è cristallizzato nel ruolo del buontempone; cristallizzarsi su posizioni rigide. ◆ Part. pass. cristalliżżato, anche come agg., in senso proprio e fig.: sale, zucchero cristallizzato; un artista ormai cristallizzato e incapace di svolgimento; un sintagma, una locuzione cristallizzata, che hanno assunto una forma lessicalmente fissa nella lingua.