crioconservare
v. tr. In biologia, conservare cellule vive, in particolare embrioni, e più in generale tessuti, a temperature molto al di sotto dello zero. ◆ […] una richiesta di due coniugi i quali erano ricorsi alla fecondazione medicalmente assistita per superare il problema della loro infertilità e contemporaneamente avevano chiesto il consenso di selezionare, fra gli embrioni che si sarebbero prodotti, quelli non affetti da talassemia (malattia genetica di cui uno dei due genitori era colpito), crioconservando quelli eventualmente malati. (Tiziana Montecchiari, La potestà dei genitori, Giuffrè, 2006, p. 148) • La mamma Rosanna di 29 anni è la prima donna (ed una delle prime al mondo) a portare a termine la gravidanza grazie alla conservazione del proprio tessuto ovarico che era stato crioconservato prima di una chemioterapia. (Messaggero.it, 15 marzo 2012, Sanità) • [sommario] Cresce il numero delle aziende che offrono incentivi alle dipendenti donne per «crioconservare» i propri ovociti da utilizzare in futuro. (Stampa.it, 23 marzo 2015, Salute).
Composto dal confisso crio- aggiunto al v. conservare.
Già attestato in «Politica del diritto», 1991, vol. 22, p. 243.