crime story
loc. s.le f. Genere letterario e teatrale che rappresenta episodi criminali di cronaca nera. ◆ Se il paragone non fosse troppo ardito verrebbe voglia di iscrivere la sconfitta inattesa nella categoria dei classici del giallo. Come in ogni crime story che si rispetti, la scena si apre infatti con la descrizione della scena del delitto, la città di Bologna tra il 13 e il 27 giugno del 1999, ma fin dalle prime pagine si capisce che gli investigatori dovranno faticare, e molto, per arrivare a scoprire l’identità dell’assassino, ovvero chi in quella tornata elettorale abbia davvero sferrato il colpo mortale al cuore rosso dei Ds. (Sole 24 Ore, 25 giugno 2000, p. 31, Cultura e Società) • Debutta stasera […] uno dei “nuovi arrabiati” della drammaturgia inglese che ama coniugare gli aspetti inquietanti delle «crime stories» con la fantasia creativa del teatro dell’assurdo. (Tempo, 14 dicembre 2001, p. 44, Spettacoli a Roma) • A [Geppy] Gleijeses, tuttavia, la semplice illustrazione della «crime story» non basta. Né gli basta inserire nel racconto teatrale la memoria del film, con la scena del processo proiettata sulle increspature di una tenda e visibile perciò senza contorni netti, come in sogno. Questo e altri particolari sarebbero soltanto finezze sparse nell’implacabile meccanismo. (Osvaldo Guerrieri, Stampa, 2 gennaio 2007, p. 43, Spettacoli).
Espressione ingl. composta dai s. crime (‘delitto, crimine’) e story (‘narrazione, racconto’).
Già attestato nella Repubblica del 16 giugno 1987, p. 32, Cultura (Romano Giachetti).