creare
(ant. crïare) v. tr. [lat. crĕare] (io crèo ..., noi creiamo, voi create, e nel cong. creiamo, creiate). – 1. Trarre, far nascere dal nulla, riferito spec. a Dio: Iddio creò il cielo e la terra; siamo stati creati a immagine e somiglianza della divinità; Ell’è [la volontà di Dio] quel mare al qual tutto si move Ciò ch’ella cria o che natura face (Dante). 2. estens. a. Riferito all’uomo, produrre, costruire, fondare, comporre, o inventare, ideare, foggiare, e in genere far sorgere, dare vita a qualche cosa: c. un’industria; c. nuovi sbocchi al commercio; c. lavoro per la manodopera disoccupata; c. una nuova moda, un nuovo sistema di calcolo, un nuovo vocabolo, ecc.; di opere dell’ingegno: c. un capolavoro, una vera opera d’arte; di cose astratte: non vi create troppe illusioni; cerca di non crearmi delle difficoltà; sei buono solo a c. impicci. Poco com., procreare, generare, mettere al mondo: sosteneva che non ci si sposa soltanto per c. dei figli. b. Con soggetto di cosa, far nascere, formare, dare origine a qualche cosa: le sue parole avevano creato un certo imbarazzo fra i presenti; ci vorrebbe un po’ di musica per c. l’atmosfera; assol.: Sdegno il verso che suona e che non crea (Foscolo). Nell’intr. pron. crearsi, sorgere, formarsi, determinarsi: bisogna evitare il crearsi di uno stato di tensione tra i due paesi; s’è venuta così a creare una situazione paradossale. 3. Con compl. predicativo, eleggere, nominare, investire di una carica e sim.: c. conte, duca, principe, ecc. 4. ant. Allevare, educare (sul modello dello spagn. criar; v. creanza). ◆ Part. pass. creato, anche come agg. e s. m. (v. creato1).