cozzare /ko'ts:are/ [prob. der. del lat. ✻cocia nel sign. di "testa"] (io còzzo, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. a. [battere le corna, detto di montoni, caproni e sim.]. b. (estens.) [colpire fortemente, con violenza, detto di veicoli e sim., con la prep. contro: l'auto ha cozzato contro il paracarro] ≈ battere, (non com.) collidere, (region.) intruppare, sbattere, scontrarsi, urtare, [di veicoli automobilistici] investire (ø), [in riferimento a urti dati o presi nella parte posteriore] tamponare (ø). 2. (fig.) a. [di persone, mettersi in aperto contrasto, entrare in lite con qualcuno, con la prep. con] ≈ contendere, litigare. ↓ discutere. b. [di cose, essere in contraddizione, essere inconciliabile, con la prep. contro: la tua affermazione cozza contro il buon senso] ≈ contrastare (con), discordare (da), stridere (con). ↔ concordare (con). ■ v. tr. [lanciare violentemente qualcosa contro una superficie dura, con le prep. contro, in del secondo arg.: c. il capo nel muro] ≈ battere, picchiare, sbattere, urtare. ■ cozzarsi v. recipr., non com. [colpirsi con le corna, di animali, o scontrarsi violentemente, di persone, veicoli e sim.] ≈ scontrarsi, urtarsi, [di animali] incornarsi.