covile
s. m. [lat. cubīle, der. di cubare «giacere»]. – 1. Luogo riparato nel quale abitualmente gli animali si rintanano per dormire o per nascondersi: i c. delle fiere; al noto Cavernoso covil torna il coniglio (Leopardi). 2. fig. Abitazione squallida; letto o stanza da letto assai poveri; misero giaciglio: il frate ... lo tirò appiè del c., e, stesavi sopra l’altra mano, accennava col dito l’uomo [don Rodrigo] che vi giaceva (Manzoni). Prov., aprile cava la vecchia dal c. (oppure: aprile, esce la vecchia dal c.), l’inizio della primavera invita anche le persone anziane o malaticce a uscire di casa.