country
‹kḁ′ntri› s. e agg., ingl. [dal fr. ant. contrée, che ha lo stesso etimo e sign. dell’ital. contrada], usato in ital. al msch. – Come sost. (pl. countries ‹kḁ′ntri∫›), campagna, e paese, nazione; come agg., campestre, di campagna, paesano. La parola ricorre anche, come primo elemento, in numerose locuz. inglesi, relative a luoghi opp. a usi e costumi «di campagna», alcune delle quali note anche altrove e talora tradotte o ricalcate in altre lingue (come, per es., country gentleman da cui gentiluomo di campagna, o country dance «danza paesana» da cui l’ital. contraddanza). In partic., country music (propr. «musica di campagna»), o semplicem. country, genere musicale – chiamato anche, in angloamer., hillbilly music – basato sui motivi e sullo stile popolare delle campagne statunitensi, che dalla fine degli anni ’50 del Novecento costituisce uno dei grandi filoni della musica pop americana; strumenti tipici del country sono la chitarra, il banjo e il violino. Anche in funzione attributiva: musica, stile, abbigliamento, arredamento, cantante country.