costume
s. m. [lat. consuetudo -dĭnis «consuetudine», con mutamento di suffisso]. – 1. a. Modo consueto di agire, di pensare, di comportarsi di una persona: è mio c. alzarmi all’alba tutte le mattine; non è mio c. mentire; per estens. anche d’animali: Oimè, quanto somiglia Al tuo c. il mio! (Leopardi, con riferimento al passero solitario). Più genericam., abitudine: aveva il pessimo c. di vagabondare di notte e dormire di giorno; è c. delle giovani che, quando hanno nel cuore uno scapestrato, non se lo staccan più (Manzoni); avere in c. o per c., esser solito. b. Modo di comportarsi per abitudine acquisita (o anche, talora, seppure meno propriam., naturale), condotta morale: persona di c. semplici, strani, rozzi; un giovane di buoni c., di c. depravati; con riferimento a una collettività: il buon c., il comportarsi secondo le norme della morale comune (v. anche buoncostume); mal c., cattiva condotta morale, spec. se diffusa in tutta una società: i predicatori tuonavano dai pulpiti contro il mal c. dilagante. c. Con uso assol., indica il particolare comportamento di una società relativamente a determinati aspetti della vita pubblica: fatti, fenomeni, motivi di costume; problemi di costume; romanzi, articoli di costume. d. Complesso di usanze caratteristiche di un popolo in un determinato periodo storico, o di un paese, di una località: i c. dei Greci antichi, i c. delle popolazioni indigene; c. civili, c. barbari, inumani; ogni paese ha c. suoi proprî che bisogna rispettare; è un c. comune a parecchie regioni; storia del costume. 2. a. Modo di vestire proprio di certi luoghi e di certi tempi, o espressivo di una data condizione, o caratteristico di chi esercita una data professione, arte e sim.: i c. del medioevo, del Settecento; c. regionali, tradizionali; contadine ciociare nel loro caratteristico c.; i c. delle ballerine; anche, l’abito che indossano gli attori in rappresentazioni teatrali o cinematografiche di argomento storico: disegnare i c. degli attori. Al sing. con valore collettivo, nella locuz. in costume, indossando abiti storici, d’epoca: film in costume, ballo in costume. b. C. da bagno (o assol. costume), indumento succinto per fare i bagni o per prendere il sole sulla spiaggia. 3. ant. a. Condizione: maestro, or mi concedi Ch’i’ sappia quali sono, e qual costume Le fa di trapassar parer sì pronte (Dante). b. Proprietà, qualità (in quanto posseduta abitualmente): l’annel, che non perde il suo c., La fa sparir come ad un soffio il lume (Ariosto). ◆ Dim. costumino, il costume da bagno (o la maschera di carnevale) per bambini.