costumare
v. tr. e intr. [der. di costume] (aus. avere), non com. – 1. Come trans. e con reggenza infinitiva, avere per costume, esser solito fare qualche cosa: un tempo gli uomini costumavano portar la parrucca; Questo giorno ch’omai cede alla sera, Festeggiar si costuma al nostro borgo (Leopardi). Come intr., con soggetto di cosa, essere in uso: oggi questo stile di arredamento non costuma più. 2. intr., ant. Frequentare, praticare: costumando egli alla corte delle donne predette (Boccaccio); i buoni costumano volentieri co’ buoni (G. Gozzi). 3. tr., ant. a. Assuefare: Sì lungiamente m’ha tenuto Amore E costumato a la sua segnoria (Dante). b. Educare, insegnare gentili costumi: pregandola che ... diligentemente [la] allevasse e costumasse (Boccaccio). ◆ Part. pass. costumato, anche come agg. (v. la voce).