Cosa nera
(Cosa Nera), loc. s.le f. Raggruppamento politico non ben definito nell’area della destra. ◆ Giorni da travet e non da dannati, da mezzemaniche e non da Figli del Sole, con quei conticini da prefisso telefonico -- «lo zero-due di qua, lo zero-otto di là» -- buoni per capire chi seguirà chi, ora che la Cosa Nera, l’agglomerato dell’ultradestra messo assieme con Forza Nuova e Fronte Nazionale da Alessandra Mussolini transfuga di An, pare risucchiarsi la Fiamma Tricolore. [Pino] Rauti era convinto, come un padre premuroso, di poterla tenere accesa dopo Fiuggi, quella fiammella, e di rinfocolarla persino, dopo l’ultimo strappo di [Gianfranco] Fini a Gerusalemme. Invece, ecco la rissa da pollaio, «una cosa ridicola». (Goffredo Buccini, Corriere della sera, 2 febbraio 2004, p. 13, Politica) • [Francesco] Storace sostiene tuttavia che sono molti i militanti che «non vogliono morire democristiani» disposti a seguirlo. Seguirlo dove? All’orizzonte c’è un’alleanza con la Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli e una costituente della «Cosa nera» a ottobre. A cui potrebbe aderire anche Alessandra Mussolini. Un’operazione benedetta da [Silvio] Berlusconi (Storace gliene ha parlato più volte) e che viene accreditata dal sondaggista Luigi Crespi al 5,5%. (Francesco Bei, Repubblica, 4 luglio 2007, p. 14, Politica).
Composto dal s. f. cosa e dall’agg. nero.
Già attestato nella Repubblica del 27 aprile 1993, p. 14, Politica.