corretto /ko'r:ɛt:o/ agg. [part. pass. di correggere]. - 1. a. [che è stato reso migliore e più esatto eliminando errori, imperfezioni e sim.] ≈ (fam.) aggiustato, (lett.) emendato, (lett.) medicato, rettificato, riformato, ritoccato, riveduto. ↔ guastato, peggiorato. b. [che è stato migliorato, riferito a difetto fisico, malattia e sim.] ≈ curato, sanato. ↑ guarito. ↔ accentuato. c. [di persona, cui è stato segnalato un difetto, un vizio: sbagliava ma è stato subito c.] ≈ avvertito. ↑ ammonito, redarguito, richiamato, rimproverato, ripreso. 2. [che è privo di errori o difetti, di ragionamento, linguaggio e sim.: un compito c., una traduzione c.] ≈ accurato, esatto, giusto, preciso, regolare, valido. ↔ errato, erroneo, irregolare, sbagliato, scorretto, [di prodotto linguistico] sgrammaticato. 3. a. [di persona, conforme alle regole della convenienza: avere un comportamento c.; essere c. nel vestire] ≈ civile, composto, costumato, decoroso, educato, formale, garbato, presentabile, retto, sobrio. ↑ castigato. ↔ indecoroso, scomposto, sconveniente, scostumato, scorretto. ↑ sconcio. b. [di persona dalla condotta moralmente ineccepibile] ≈ inappuntabile, irreprensibile, leale, onesto. ↔ corrotto, disonesto, scorretto, sleale, [di atleta] falloso. 4. a. [di bibita e sim., insaporita con un'altra sostanza: caffè c., acqua c. con anice] ≈ ‖ insaporito, integrato, modificato. ↔ liscio. b. [di carburante e sim., cui è stata aggiunta un'altra sostanza] ≈ alterato, denaturato. [⍈ GIUSTO]