cordiale1
cordiale1 agg. [dal lat. mediev. cordialis, der. di cor cordis «cuore»]. – 1. letter. raro. Del cuore, come organo anatomico: la palpitazione c. (D’Annunzio). 2. Che viene dal cuore, quindi spontaneo, sentito: accoglienza c.; salutare con una c. stretta di mano (frequente soprattutto in formule epistolari: un c. saluto, cordialissimi augurî, un abbraccio c.). Per estens., affettuoso, amichevole: essere in c. rapporti; trattenersi in c. conversazione; il colloquio tra i due capi di governo è stato molto cordiale. Di persona, affabile, aperta nelle sue manifestazioni d’affetto: uomo c., carattere c.; è c. con tutti. Anche di sentimenti non favorevoli, quando siano profondamente sentiti: una c. antipatia; odio c.; quindi, c. nemico, acerrimo, giurato, che nutre sentimenti di odio aperto: un signor tale ..., col quale non aveva mai parlato in vita sua, ma che gli era c. nemico (Manzoni). 3. Che va direttamente al cuore, tonico, ristoratore: una bevanda c.; con questa accezione, rimane in uso solo il sost. (v. cordiale2). ◆ Accr. cordialóne, usato come s. m. (f. -a), persona molto cordiale e alla buona. ◆ Avv. cordialménte, di cuore, con tutto il cuore, sentitamente: accogliere, trattare, salutare cordialmente; incominciò a dire i suoi peccati, dicendo cordialmente come s’accusava grande peccatore (Passavanti). Anche come rafforzativo di un agg.: mi è cordialmente antipatico.