coraggio /ko'radʒ:o/ s. m. [dal provenz. coratge, lat. coraticum, der. di cor "cuore"]. - 1. [qualità dell'animo che permette di affrontare pericoli e difficoltà: avere il c. delle proprie azioni; dare prova di c.] ≈ animo, (lett.) ardimento, audacia, decisione, (pop.) fegato, intrepidezza, (lett.) prodezza, sangue freddo, valore. ↑ eroicità, eroismo. ‖ avventatezza, baldanza, spavalderia, sventatezza, temerarietà. ↔ codardia, (fam.) fifa, paura, pavidità, pusillanimità, timore, vigliaccheria, viltà. ● Espressioni: dare (o fare o infondere) coraggio (a qualcuno) → □; farsi coraggio → □; perdersi di coraggio → □. 2. [modo di agire impudente: dopo ciò che ha fatto, ha ancora il c. di dichiararsi nostro amico] ≈ arroganza, (fam.) faccia (di bronzo o tosta o, pop., di culo), impertinenza, improntitudine, impudenza, insolenza, sfacciataggine, sfrontatezza. ↔ discrezione, riguardo, riserbo, rispetto, ritrosia. □ dare (o fare o infondere) coraggio (a qualcuno) ≈ incoraggiare (ø), rincuorare (ø), sostenere (ø). ↔ abbattere (ø), avvilire (ø), scoraggiare (ø). □ farsi coraggio [darsi forza interiore] ≈ confortarsi, farsi animo, rincuorarsi. ↔ perdersi d'animo (o di coraggio). □ perdersi di coraggio [cedere allo scoramento] ≈ abbattersi, accasciarsi, avvilirsi, deprimersi, perdersi d'animo, scoraggiarsi. ↔ farsi coraggio (o animo).