conversazione
conversazióne s. f. [dal lat. conversatio -onis «il trovarsi insieme», der. di conversari: v. conversare2]. – 1. a. Il trovarsi insieme di più persone per conversare; ritrovo, circolo: c. di artisti, di intellettuali; c. mondane; frequentare le c.; essere ricercato nelle c.; ormai disus. tenere conversazione, tenere salotto, ricevere in casa ospiti per ritrovo, spec. la sera; saper stare in conversazione. b. Più comunem., il fatto di conversare, amichevole colloquio di più persone: fare un po’ di c.; partecipare alla c.; una c. piacevole, animata, briosa, frivola, noiosa; la c. languiva. Anche, colloquio in senso generico: ho avuto una lunga c. con il segretario dell’ente; c. telefonica. c. Nel linguaggio diplomatico, conversazioni (fr. pourparlers), gli incontri privi di carattere formale di due o più persone, organi di rapporti internazionali, in cui si scambiano idee su affari correnti o su particolari problemi. d. Il modo di conversare: persona di c. arguta, spigliata. e. Locuz. particolari: lingua di c., la lingua dell’uso quotidiano (detta anche lingua o linguaggio colloquiale), contrapposta alla lingua scritta, letteraria; manuale di c., contenente le frasi e le espressioni di una data lingua di uso comune nel parlare quotidiano; quadri di c., genere di pittura originario dei Paesi Bassi e assai diffuso in Inghilterra nei secoli 17° e 18° (conversation pieces), raffigurante gruppi di persone riunite come in conversazione o in varî atteggiamenti di vita familiare; sacra c., rappresentazione pittorica della Madonna con Bambino, insieme con figure di santi e anche di altri personaggi riuniti e atteggiati come per una conversazione. 2. a. Breve discorso su argomento letterario, scientifico o di attualità: tenere una c. alla radio, al circolo di cultura. b. Al plur., titolo di opere contenenti saggi, note, divagazioni: le «Conversazioni critiche» di Benedetto Croce. 3. ant. a. Familiarità, pratica, dimestichezza. b. Convivenza, comunanza di vita: la c. umana (Leopardi). c. Contegno, costume di vita: due buoni e giusti uomini e di santa vita e c. (G. Villani). ◆ Dim. conversazioncèlla, conversazioncina.